ADDIO NIKON: la nota azienda chiude la produzione in Giappone per spostarsi in Thailandia. Un duro colpo dovuto ad una concorrenza sempre più spietata.
L’era degli smartphone ha preso il sopravvento anche sulla Nikon, come accadde tempo fa con i cd sui vinili. Infatti la Nikon, azienda con ben 70 anni di storia sulle spalle, la prima ad aver lanciato le fotocamere digitali lascerà il mercato giapponese entro il 2022.
L’ultimo stabilimento ancora in funzione, che si trova nella prefettura di Miyagi, chiuderà i battenti entro quest’anno. Schiacciata dalla pandemia e dalle continue migliorie delle fotocamere degli smartphone che hanno mutato rapidamente le abitudini dei millennials ha accusato il colpo di una concorrenza sempre più insostenibile.
La Nikon e il trasferimento in Thailandia
L’azienda ha voluto precisare che gli standard qualitativi dei loro prodotti non verranno modificati anche se le fotocamere verranno prodotte all’estero, un fattore importante che poteva destare più di qualche preoccupazione. Bisogna ammettere che lo smartphone è uno strumento molto più agevole di una fotocamera e soprattutto molto meno caro, cosa che in questo periodo viene molto apprezzata viste le restrizioni e i cambiamenti economici dati dalla recente pandemia.
Questo ha causato un notevole calo nelle vendite che ha obbligato il brand a considerare la scelta del trasferimento. Le ultime fotocamere in Giappone verranno prodotte entro la fine del 2021. La Nikon ha comunque assicurato che non licenzierà i suoi dipendenti, distribuendo mansioni di costruzione di sensori e componenti e per il settore dell’assistenza sanitaria.
Per questo motivo sta progettando la chiusura dei due stabilimenti situati nelle prefetture di Yamagata e Fukushima, dove vengono prodotte le parti rimovibili per gli obiettivi delle fotocamere digitali.
