
Le modalità di messa a fuoco in fotografia sono una questione complessa che spesso “spaventa” a chi si sta approcciando a questo mondo. Poiché, se sbagli la messa a fuoco, anche se tutte le altre impostazioni della fotocamera sono corrette, ti ritroverai con delle foto sfocate e quindi da cestinare. Uno dei modi migliori per evitare di commettere errori è conoscere i diversi metodi di messa a fuoco e le possibilità che offrono. In questo articolo cercherò di spiegarti quali sono i diversi tipi di autofocus e come funzionano.
Come funziona l’autofocus
La maggior parte delle DSLR utilizza un sistema di autofocus chiamato “autofocus passivo“. Questa tecnologia è determinata dall’analisi elettronica, che funziona tramite il rilevamento dei punti di contrasto presenti nella scena e sposta l’anello di messa a fuoco fino a quando il soggetto non raggiunge la massima nitidezza. È la più precisa e affidabile, motivo per cui è la più utilizzata.
Quindi, richiede luce e contrasto per funzionare in modo efficace. Se provi a mettere a fuoco su un muro bianco, scoprirai che non funziona perché non ha una trama che può essere utilizzata per confrontare le distanze. Vedi questo articolo su come mettere a fuoco di notte
D’altra parte, abbiamo “l’autofocus attivo” che può essere tramite ultrasuoni, oppure tramite infrarossi, che funziona con una fotocamera che invia un segnale (luce infrarossa o segnale ad ultrasuoni) e un sensore in grado di calcolare la distanza del soggetto che vogliamo mettere a fuoco.
ll sistema di messa a fuoco attiva può funzionare in condizioni di scarsa luminosità, ma ha una limitazione della distanza poiché gli ultrasuoni e gli infrarossi a grande distanza non possono essere rilevati dal sensore dell’autofocus. In questo caso, la fotocamera mette a fuoco all’infinito.
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Quali sono le modalità principali della messa a fuoco in fotografia?
In fotografia è possibile utilizzare due modalità per mettere a fuoco, la prima è la modalità automatica e la seconda è la modalità manuale.
Modalità automatica:
Questa modalità consente alla fotocamera digitale di trovare la messa a fuoco corretta. Ciò significa che la fotocamera è responsabile della messa a fuoco sulla scena. In questa modalità quello che devi fare è premere a metà il pulsante di scatto è in un attimo la fotocamera e ti mostrerà visivamente o acusticamente che il soggetto è stato messo a fuoco.
Modalità manuale:
La messa a fuoco manuale era l’unica opzione disponibile per i fotografi prima dell’invenzione dell’autofocus. Quindi, contrariamente alla messa a fuoco automatica, in questa modalità il compito del fotografo è indicare alla fotocamera il punto che vuole evidenziare. Questo viene fatto ruotando la ghiera dell’obiettivo fino a quando il soggetto che vogliamo fotografare risulti nitido.
I punti focali
Il punto AF è un elemento importante che dobbiamo controllare quando siamo in modalità AF (messa a fuoco automatica). Qui citerò le opzioni disponibili nella maggior parte delle fotocamere DSLR.
AF a punto singolo: questa è l’impostazione più accurata perché la fotocamera troverà il punto esatto da mettere a fuoco. L’area di messa a fuoco è piccola e quindi più precisa. Tuttavia, devi ricordare che non funziona correttamente in tutte le situazioni, solitamente è più utilizzata per oggetti statici.
AF ad area dinamica: simile al punto singolo, tutto ciò che devi fare è selezionare il punto in cui desideri mettere a fuoco l’immagine. Da quel momento in poi, la fotocamera metterà a fuoco in base alle informazioni ottenute dai punti AF circostanti. Questa modalità viene utilizzata quando si scattano soggetti in movimento come animali e atleti.
AF automatico: in questa modalità, il tuo dispositivo ha il pieno controllo nel decidere quale parte della scena deve essere messa a fuoco. Tuttavia, questa funzione non è sempre accurata e viene utilizzata raramente. Quindi ti consiglio di non usarla quando hai bisogno di un maggiore controllo sul punto AF.
Modalità di messa a fuoco automatica
Oltre ai punti di messa a fuoco, è necessario comprendere anche la modalità di messa a fuoco fornite dalla fotocamera. Di solito ce ne sono tre, anche se a seconda della telecamera potrebbero essercene di più o di meno.
Vediamo cosa sono e in quali circostanze dovrebbero essere utilizzati:
AF-S o One Shot: Questa modalità è particolarmente utile quando si scattano soggetti fermi (come ritratti, paesaggi, prodotti, ecc.). Il suo funzionamento è molto semplice. Dopo aver premuto a metà il pulsante di scatto, la messa a fuoco viene bloccata sul punto selezionato e non cambia. Ciò significa che se ti sposti di qualche centimetro in avanti o indietro, devi ricordarti di rimettere a fuoco il soggetto.
AF-C o AI Servo: Questa modalità è l’ideale quando si scattano soggetti in movimento (come sport o fauna selvatica). Il suo funzionamento è lo stesso delle altre modalità di messa a fuoco. Bisogna premere a metà il pulsante di scatto e la fotocamera inizierà a mettere a fuoco continuamente il soggetto fino a quando non decidiamo di scattare.
AF-A o AI Focus: È meglio utilizzare questa modalità quando ci si aspetta che una situazione statica diventi una situazione in movimento (come quando si fotografano cani o bambini), poiché consente di passare da un sistema statico a seguire automaticamente i soggetti in movimento.